Alinsky fu definito “organizzatore di comunità”, “agitatore dall’ester-no”, “populista urbano”, “radicale”, “ribelle”, “visionario”, “nemico della legge e dell’ordine”, “minaccia sovversiva” e molto altro ancora. Secondo il sociologo clinico John Glass, era «una figura carismatica, corpulenta, con una voce profonda e imponente, in grado di esprimersi tanto in termini arguti e brillanti quanto sarcastici e taglienti» ; un personaggio che suscitava i giudizi più estremi, sia di consenso sia di avversione; un radicale, ma non un liberale (Alinsky diceva che i radicali agiscono, i liberali si indignano) e nemmeno un rivoluzionario (il suo obiettivo era migliorare l’America, non sovvertirla)...
(a cura di Romulo Giovanni Capuano, in "Una tecnica sociologica in criminologia clinica", ed. Homeless Book)