Gentili lettori, gentili lettrici,
Diventare adulti, arrivare a forma compiuta o raggiungerne di nuove avvertite come compiute, ma certamente non chiuse, è il filo conduttore di questo numero e di quello scorso. Un filo che disegna percorsi impegnativi e certamente sempre influenzati dai contesti di vita in cui si dipanano; una dialettica costante e continua, a volte non avvertita, si snoda plasticamente fra l’individuo e gli ambienti in cui nasce, vive e si forma: si forma! Parola oggi alonata da una certo timore di stasi e di finitudine per un soggetto che si vuole sempre in crescita, mai del tutto “arrivato”. Paura di sentirsi morire invece che vivere? Quali timori accompagnano l’andare verso…eppur ci si va.
Un soggetto quindi sempre in divenire la cui forma in qualche modo definita a un certo punto della vita (eh, sì!), si desidera che resti riguardabile, certamente suscettibile di rispecchiamenti riflessivi ed evolutivi in un percorso affascinante e curioso in primis per chi lo vive, ma a volte molto faticoso; che piacere ma anche che fatica divenire…!
Forse parlare di questo, forse scriverne e/o forse leggerne può darci sollievo in questo divenire che può comportare anche affanno: un momento di lettura proprio perché momento “quieto”, certo solo apparentemente, può ridarci ragioni per riprendere e ovviamente rialzarsi…quindi,
Buona lettura,
Francesco Caggio