Questa ricerca esplora l’introduzione dell’intelligenza artificiale nei contesti organizzativi del territorio romagnolo, ponendo al centro l’esperienza e le percezioni dei dipendenti. Attraverso un’indagine empirica condotta in tre realtà territoriali, il lavoro analizza in particolare i bisogni formativi legati all’intelligenza artificiale, con un focus specifico sulle differenze generazionali. I risultati evidenziano una forte consapevolezza trasversale dell’importanza dell’intelligenza artificiale e una domanda diffusa di formazione continua, strutturata e accessibile. I lavoratori più giovani richiedono percorsi pratici orientati all’applicazione concreta delle tecnologie, mentre i profili più senior necessitano di un inquadramento teorico che li aiuti a comprendere i meccanismi dell’intelligenza artificiale e a integrarla nei processi esistenti.
L’adozione dell’intelligenza artificiale non è vissuta come una minaccia inevitabile, ma come una potenziale leva per aumentare la produttività, sviluppare nuove mansioni e valorizzare la componente umana nel lavoro. In questo contesto, il territorio romagnolo, forte della sua tradizione cooperativa e relazionale, può porsi come laboratorio virtuoso di innovazione inclusiva, a condizione che le imprese sappiano interpretare la transizione digitale come occasione di crescita condivisa.