A livello nazionale, tra tanti progetti di microcredito in atto appare particolarmente importante il caso di Forlì, promosso dalla Caritas tramite l'Associazione Buon Pastore, in collaborazione con la Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna e con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. In esso rinveniamo, infatti, un circolo virtuoso fra gli attori istituzionali e le reti sociali presenti sul territorio (in particolare le famiglie).
Il microcredito è considerato un prestito di piccole dimensioni, finalizzato all'investimento o al consumo, a individui o microimprese, prevalentemente prive di garanzie patrimoniali verso le quali le istituzioni di microcredito si cautelano con forme di garanzia alternativa (vedi, fra gli altri, Becchetti 2008). Nel corso di questo breve scritto tratterò sia il caso dei prestiti ad uso professionale, sia di quelli finalizzati alle spese individuali.
Il saggio partirà, quindi, con un'esposizione teorica su cosa sia il microcredito oggi, con particolare riferimento all'area italiana. Presentate alcune ricerche, mi dedicherò al confronto con il caso forlivese, che ho studiato attraverso una serie di racconti di vita, per capire se l'intervento economico-sociale abbia rinsaldato i legami relazionali fra i beneficiari ed il territorio. Da ultimo, trarrò alcune conclusioni sia riguardo il microcredito sociale, sia riguardo il microcredito all'impresa.